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mercoledì 28 marzo 2018

Recensione "L'amore capovolto"


Titolo: L'amore capovolto

Seguito da: /

Autore: Corrado Fortuna

Editore: Rizzoli

Genere: Romance, storico

Pagine: 283

Voto: 2/5✨



Trama:

Un romanzo tenero, malinconico e straordinariamente divertente. Il romanzo dei vent'anni che ci portiamo dentro. Firenze, fine degli anni Novanta. Giacomo ha diciotto anni e si è appena trasferito in città con Marta, la sua fidanzata di sempre, per studiare Scienze Politiche. Giacomo e Marta vengono dalla lontana Basilicata, e subito sono travolti dall'effervescenza degli ambienti studenteschi e di un mondo inaspettato. Un giorno, però, Giacomo scopre che Marta non è la ragazza che aveva tanto idealizzato. Il sogno d'amore che credeva eterno si infrange e lui si consola a suon di bevute e lunghissime confidenze notturne con Momi, il coinquilino egiziano. Sarà proprio Momi a consegnare a Giacomo un vecchio carteggio in cui è racchiusa una storia speciale: cinquant'anni prima, due ragazzi, Tino e Adele, si abbracciano agli angoli delle strade di uno dei quartieri più antifascisti di Firenze, la stessa zona in cui ora vive Giacomo. C'è la guerra, una città occupata dai nazisti. Sembra che gli americani non arrivino mai, così come una vita insieme per loro due: costretti a separarsi, si scrivono lettere mentre partecipano con coraggio alla Resistenza. Giacomo impara presto a conoscere questi due suoi coetanei che appartengono a un'epoca che non aveva mai sentito così vicina prima di allora. Tra quelle righe, cura le proprie ferite e ritrova la bellezza dei vent'anni e dell'amore romantico e senza tempo che solo a quell'età si prova.


Il libro narra a capitoli alterni le storie di Giacomo e Marta e quella di Adele e Tino.
Con la magnifica città di Firenze come sfondo, seguiamo le vicende di Giacomo e Marta: due giovani ragazzi che, verso la fine degli anni Novanta, si trasferiscono appunto dalla Basilicata a Firenze per studiare. Marta sembrerebbe la ragazza perfetta: la migliore a scuola, conosce Giacomo sin da quando entrambi erano bambini.
Quando quest'ultimo capisce che Marta non è la ragazza che pensava fosse, gli crolla il mondo addosso.
Riesce però a distrarsi solo quando un amico gli porta una scatola piena di lettere e con un diario scritto negli anni '20 proprio da una ragazza di Firenze. Subito Giacomo si immerge nella lettura, che quasi lo ossessiona, al punto da innamorarsi di Adele, la donna che indirizzava le lettere al suo amato Tino, e da desiderare di andare in tutti i luoghi da lei visitati e descritti nel diario.
Ed è proprio grazie alle parole di Adele che Giacomo incontrerà una persona molto importante...


"Le lettere, insieme al quaderno di Adele, raccontavano una storia appena iniziata e presto interrotta dalla guerra, e anche che Tino e Adele scrivendosi si raccontavano sia i loro stati d'animo sia quello che gli succedeva in torno. Sapevo di avere trovato un tesoro (...)"

Il libro è narrato in prima persona per quanto riguarda la storia di Giacomo e Marta, mentre è in terza durante quella di Adele e Tino; i narratori sono entrambi onniscienti.
Non so se sia stato il cambio di storia o il passare da un tipo di narrazione all'altra, o forse entrambe le cose, a confondermi e a far risultare la storia a tratti più lenta.

Lo stile usato dallo scrittore è molto colloquiale, soprattutto quando viene usata la prima persona.
Mi ha dato come l'impressione di essere con Giacomo mentre mi raccontava la sua avventura tra le strade di Firenze, l'università, Marta, le lettere: caratteristica che ho apprezzato molto.
Durante la narrazione in terza persona, invece, è come se il lettore fosse più distante dai personaggi di Adele e Tino rispetto a quelli di Giacomo e Marta, ma mi è comunque piaciuta.

Tra gli aspetti negativi abbiamo l'essermi spesso imbattuta in molte ripetizioni e frasi davvero troppo lunghe o che si fermavano all'improvviso, risultando senza senso.
La trama prometteva un romanzo "straordinariamente divertente", quando in realtà ho riso ben poco.
Non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi: alcuni erano ben caratterizzati, ma di altri, invece, ho solo una vaga idea.

Uno tra i vari motivi per cui il libro non mi ha convinto, è stato che era molto simile a uno dei miei libri preferiti: "La lettera" di Kathryn Hughes (2013). Infatti, anche questo romanzo narra storie diverse, che poi si collegheranno, a capitoli alterni e tramite delle lettere e, se non ricordo male, anche durante circa lo stesso periodo storico. La fine è praticamente la stessa e persino i personaggi si assomigliano. Ne approfitto per lasciarvi qui la trama e invitarvi a leggere questo libro stupendo!
"Quanto può durare un ricordo? Tina se lo chiede ogni sabato, davanti ai vestiti usati che lei vende per beneficenza. E se lo chiede quando, in una vecchia giacca, trova una lettera che risale agli anni '40. E che non è mai stata spedita. Chi saranno mai Chrissie, la destinataria, e Billy, l'uomo che nella lettera implora il suo perdono? Qual è la storia che li unisce? E che ne è stato di loro? Inseguire quel ricordo ingiallito diventa ben presto per Tina una ragione di vita, l'unico modo per sfuggire a un marito violento e a un'esistenza annegata in un oceano di rimpianti. Con una passione e un coraggio che non sapeva neppure di avere, Tina inizia quindi a scavare nel passato, intrecciando ricordi arrossati dal sangue della guerra e confusi dalle nebbie del tempo. Inizia a lottare per cambiare. Per vivere, finalmente. Perché sa che aggrapparsi a quel ricordo significa tenere accesa la speranza, sfidare il destino, scommettere sulla propria felicità. Che non è mai troppo tardi per perdonare. Soprattutto se stessi."
Con ciò non voglio dire che "La lettera" sia stato copiato da Corrado Fortuna, ma ci tengo a inserire anche questo tra i motivi per cui non sono riuscita ad apprezzare questo libro.

"Avevo smesso di notare in lei la caratteristica più bella di ogni essere umano: la perfettibilità. E' quella cosa, secondo me, il fatto di sapere che sbagliamo e che continueremo a farlo che ci rende bellissimi, che ci rende umani."

Mi dispiace davvero moltissimo dire che questo libro non mi è piaciuto quanto mi aspettavo leggendo la trama, che invece prometteva grandi cose e che non mi ha lasciato molto.
Infine, ci tengo a ringrazio la casa editrice Rizzoli per avermi spedito una copia del libro!💙
La recensione finisce qui!
Fatemi sapere con un commento se questo libro vi ha incuriosito o se, magari, l'avete già letto!
Alla prossima,
xoxo!!💋



15 commenti:

  1. Interessante recensione, però, non so se questo è un libro che leggerei...

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  2. Bellissima recensione 😊 io ancora lo devo leggere 😅

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  3. Bella recensione. Non avevo mai sentito parlare di questo libro e devo dire che non mi convince molto.♥️

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    1. Grazie! Purtroppo io mi aspettavo molto di più...

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  4. Peccato che non ti abbia soddisfatta del tutto...anche a me l’anno trama mi ispira.

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  5. Non conoscevo il libro e ora leggendo la tua recensione non penso che lo leggerò...non sembra il mio genere

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